Attualmente tra i servizi di trasporto pubblici è possibile rintracciare anche un’alternativa valida che sta conquistando una platea sempre più ampia. Stiamo parlando del NCC: ossia il servizio di noleggio con conducente. Un mezzo per spostarsi lungo il territorio con prenotazione di autista e auto di gran lusso per sentirsi importanti al pari di star e personaggi pubblici. Esso comporta costi e orari precisi, differenti da quelli di un comune taxi, bus o treno. Insomma un servizio che come gli altri esistenti in questo settore è soggetto a regolamentazione e leggi ad hoc. In questo caso andiamo ad analizzare da vicino la legge n.21/1992. Cerchiamo di capire cosa prevede nel dettaglio.
Taxi ed NCC
Prima di affrontare la tematica sul piano normativo facciamo un breve excursus dei servizi di trasporto in questione: taxi ed NCC. Il primo è una forma tradizionale e ormai riconosciuta da tempo di trasporto pubblico che parimenti ad autobus, treni e metropolitane gode di un riscontro ampio. Ha precise tariffe orarie che variano a seconda di tempistiche e distanze percorse. Accanto al servizio taxi è nato più di recente l’NCC: il noleggio con conducente. Un’automobile con autista che in base a data di prenotazione ed orario ci viene a prendere in un determinato punto prestabilito per condurci verso la destinazione scelta. Esso si serve di automobili di lusso, supercar che quindi si distinguono per classe e qualità elevata. Un modo per spostarsi davvero diverso da qualsiasi altro esistente, che ci fa sentire coccolati e speciali per un giorno.
La legge n.21/1992: autoservizi non di linea
Descritto per sommi capi il servizio taxi ed NCC, vediamo ora di capire cosa prevede la legge che ne regolamenta il servizio: la n.21/1992. Essa rappresenta una normativa che interessa i trasporti pubblici non di linea, come appunto i taxi o il noleggio con conducente. In primis specifica cosa si intende per trasporti pubblici non di linea e quindi descrive le linee guida che questi servizi devono rispettare per rientrare nella suddetta categoria. Quindi servizi che devono essere integrativi a quelli tradizionali, e non sostitutivi, per garantire alla collettività un plus al consuetudinario trasporto pubblico.
Specifiche normative per taxi
Per ciò che concerne i taxi, tale legge emessa il 1° gennaio del 1992 ne descrive l’azione pubblica ed i principi cardine. Quindi aspetti quali: l’area comunale di pertinenza di tali veicoli di trasporto non di linea; l’obbligatorietà o meno a seconda dei casi; l’utenza di pertinenza e il prelievo e rilascio della medesima in specifiche aree dedicate; le tariffe orarie e la loro gestione e sviluppo; le sanzioni amministrative previste in caso di mancato rispetto della normativa in oggetto. Insomma una serie di fattori che determinano il corretto utilizzo di questa forma integrativa di trasporto, che oggigiorno rappresenta davvero un plus unico ed indispensabile. Uno strumento di collegamento di punti nevralgici del territorio nazionale come stazioni, centri città, aeroporti e cosi via. Elementi che si congiungono tra loro solo ed esclusivamente grazie a servizi come il taxi, o ancora il noleggio con conducente.
Specifiche normative per l’NCC
Dopo aver passato in rassegna la normativa n.21 del 1992 riguardante il servizio taxi, spostiamo ora il focus sul NCC. Quest’ultimo è autentica alternativa di lusso ai veicoli prima citati, quale mezzo per spostarsi da un punto preciso ad un altro, sia nel nostro Paese che a livello internazionale. Anch’esso, stando alla legge vigente, è servizio di trasporto pubblico integrativo non di linea, previsto anche per gli eventi. Richiede una prestazione temporanea in data prefissata e luogo specifico. Lo stazionamento dei veicoli per il noleggio con conducente deve avvenire all’interno di aree di attracco o sosta apposite. Il raggio di azione del NCC deve essere quello di pertinenza comunale legato all’amministrazione che ha rilasciato l’autorizzazione per l’esercizio della suddetta attività professionale. Eccezione a quest’ultima normativa concerne le regioni di Sicilia e Sardegna dove l’autorizzazione è estesa a tutto il territorio regionale. Questo perché in loco vi è l’impossibilità di rispettare l’azione di trasporto limitatamente alle aree comunali per carenze infrastrutturali. Sempre all’interno della legge n.21/1992 esistono due sezioni dedicate alle competenze regionali e comunali che regolamentano i servizi pubblici non di linea. Qui vi sono punti da osservare per chi svolge il servizio taxi o NCC quali: tipologia e numero di veicoli da impiegare; modalità di sviluppo della professione; criteri di determinazione e gestione delle tariffe orarie; condizioni per il rilascio della licenza ed autorizzazione all’esercizio della professione; deroghe per l’esercizio NCC da un comune regionale ad un altro. Una ulteriore sezione importante appartenente a tale legge è quella rivolta alla concessione della licenza. Quindi documentazione e modelli cartacei da presentare all’amministrazione di riferimento per l’ottenimento dell’autorizzazione nonché bandi di concorso attinenti. In ultimo, ma non meno importanti i casi previsti dalla normativa n.21 del 1992 concernenti la trasferibilità delle licenze da un soggetto ad un altro o sostituzione purché in ruolo. O ancora le caratteristiche delle vetture utilizzate durante il servizio nel rispetto della sicurezza e tutela dell’utenza. In aggiunta a quanto detto ed in ultima istanza i piani tariffari da impiegare e disposizioni particolari riguardanti il servizio NCC. Riepilogando, dunque, la legge n.21/1992 comprende tutta la normativa che regolamenta sia il trasporto taxi che di noleggio con conducente abbracciando una gamma molto ampia di riferimenti giuridici inderogabili. Punti cardine che stabiliscono i limiti di azione di questi servizi di trasporto pubblico non di linea. Strumenti che allo stato attuale delle cose sembrano davvero imprescindibili: un’alternativa a bus, treni e metro che ha coinvolto di anno in anno un bacino di utenza crescente. Ciò nonostante le tariffe elevate poiché la qualità offerta è davvero alta e soddisfacente, spesso anche superiore a quella garantita dai tradizionali mezzi di trasporto statali. Professioni private che integrano quelle pubbliche per garantire al cittadino nazionale ed internazionale la possibilità di spostarsi con rapidità e precisione da Nord a Sud senza particolari difficoltà.