Quella del noleggio auto con conducente è una pratica ormai comune e largamente utilizzata come tipologia di servizio di trasporto. Un’alternativa al taxi tradizionale che offre numerosi vantaggi sul piano organizzativo e di forma. Infatti solitamente non riguarda un banale mezzo per spostarsi ma indica anche una sorta di status sociale. Diventa per tanto un elemento rappresentativo di chi lo adopera, coinvolgendo vetture di classe e la figura dell’autista associate nell’immaginario collettivo a possibilità economiche superiori alla media. Ma a parte ciò, l’NCC è soprattutto una professione, proprio come le altre, che necessita di documenti e abilitazioni da perseguire per svolgere questa mansione. Scopriamoli meglio in questo focus d’approfondimento dedicato.
Come avviare un’attività di noleggio con conducente?
Avviare un’attività di noleggio auto con conducente non è affatto cosa di poco conto, anzi tutt’altro. Essendo uno dei pilastri del futuro dello sviluppo tecnologico della mobilità sostenibile, essa necessita di competenza e conoscenza delle normative vigenti e della documentazione da avere a disposizione per poter esercitare. Sono due gli elementi cardine in questo caso: la verifica della disponibilità presso il comune di pertinenza in cui si desidera operare, ed il soddisfacimento dei requisiti richiesti dall’amministrazione di riferimento. Una volta superata questa fase preliminare, si passa alla documentazione: ossia ai modelli di domanda da presentare per la candidatura al servizio, e l’abilitazione da ottenere per l’esercizio della professione di NCC. Non occorre una patente speciale, infine, per poter fare l’autista di servizio a noleggio, ma occorre disporre della classica patente B da almeno tre anni. In aggiunta a quest’ultima, la suddetta attività necessita ovviamente di un’auto idonea a svolgere l’incarico. In ultimo ma non meno importante insieme all’abilitazione Kb (rilasciato dalla motorizzazione civile) bisogna presentare domanda TT 746-C mediante modello reperibile sul sito della motorizzazione per l’ottenimento della licenza.
Quanto guadagna un noleggio con conducente?
Ciò che ci si chiede quando si decide di intraprendere una carriera in qualità di NCC è, insieme ai requisiti richiesti e a quanto detto sopra, quanto paga un simile lavoro. Le cifre si aggirano intorno ai 1.200 euro mensili, di base, per arrivare a toccare anche i 2.000 euro se si svolge tale mansione con dedizione ed impegno, oltre che con esperienza. Anche se poi dipende molto dalle circostanze, visto che va da sé che un noleggio con conducente per eventi di lusso potrà vedere ulteriormente salire il proprio guadagno. Quindi una paga ragguardevole (mediamente dai 35 ai 50 euro orari come tariffa) che fa di questo mestiere un profilo attenzionato da molti, in alternativa al più tradizionale servizio taxi. In più il lavoro di autista a noleggio consente di interfacciarsi con personalità diverse e spesso di spicco che possono chissà magari aprire anche strade ulteriori di crescita professionale. Insomma, favorire la connessione con contatti importanti per eventuali risvolti lavorativi inattesi. Quindi un profilo che va ben oltre il semplice mettersi al volante di auto di classe per condurre il cliente dal punto A al punto B in un dato giorno ad una data ora. Si tratta di un contesto utile anche per la crescita e lo sviluppo personale, garantendo disciplina, organizzazione, e crescita sotto tanti aspetti.
Quanto costa aprire un noleggio con conducente?
Dare vita ad un servizio NCC, quindi di noleggio con conducente, comporta un investimento abbastanza importante sul piano economico. Avviare un’attività del genere, infatti, significa effettuare un iniziale esborso di partenza che spazia da un minimo di 10.000 ad un massimo di 100.000 euro. Stiamo parlando ovviamente di cifre che rappresentano gli estremi di un investimento in questo settore. Molto dipende poi anche dall’area geografica in cui opera l’autista e dal tipo di contratto che ha quest’ultimo per vendere la licenza. Fattori, questi, decisivi nel determinare la somma di denaro a cui attingere per dare il là alla propria attività NCC. Tenere in debita considerazione tali parametri di investimento è utile per tanto al fine di essere sicuri nel momento in cui si decide di procedere.
Quante licenze NCC si possono avere?
Proprio a proposito di licenze, cosi come nel caso del servizio taxi, anche l’NCC, il noleggio con conducente, si basa sul possesso di una licenza. In questo caso sorge però un’altra questione: si possono avere più licenze? In tal senso risponde la normativa vigente dell’articolo 9 Titolo III, afferente proprio a licenze ed autorizzazioni. Questa determina e regola il cumulo di licenze, come quella per il servizio taxi e noleggio appunto, ove si eserciti con natanti. Le difformità a tale regola e condizione vanno regolarizzate se non si vuole incappare nella sospensione e revoca della licenza. Diciamo quindi che esistono delle eccezioni che consentono il possesso di più di una licenza, ma esse sono specifiche come detto. Quindi fino ad un massimo del 30% delle autorizzazioni previste, è permesso il cumulo. Se si sfora questa percentuale si infrange il regolamento e si incappa nella penalizzazione con sospensione o revoca delle licenze.
Cosa studiare per l’esame NCC?
Oltre i requisiti citati nei paragrafi di cui sopra, come l’età (compresa tra i 21 ed i 55 anni), la licenza, le domande da presentare e così via, occorre studiare per prepararsi al meglio all’esame NCC per partecipare a uno dei bandi in questione. Infatti si accede a tale professione solo dopo aver sostenuto e superato la prova in questione. Essa prevede l’attenta ed approfondita conoscenza di varie materie: queste vanno dalla competenza geografica e territoriale di province e regioni alle norme di circolazione stradale; passando per la manutenzione dei veicoli e le regole di sicurezza dei viaggiatori. Infine, norme riguardanti il primo soccorso e il corretto comportamento in caso di incidenti, al fine di assicurare la tutela idonea dei passeggeri. Riepilogando, dunque, un compendio di conoscenze pragmatiche, strettamente legate all’esercizio della professione, miste ad altre più di carattere comportamentale in fatto di sicurezza. Come per tutti i lavori, quindi, occorre non tralasciare alcun aspetto che sostanzia tale pratica, poiché ciascuno è fondamentale per assicurare al cliente l’esperienza di viaggio migliore. Essa non concerne unicamente il rispetto di date e orari programmati per gli spostamenti, ma anche la sensazione di sicurezza durante il viaggio e la garanzia di una tutela in caso di imprevisti o incidenti. Situazioni che non si vorrebbero mai vivere, chiaramente, ma che possono verificarsi e per le quali bisogna essere adeguatamente preparati.